16 Giugno 2023

Cosa si intende per counseling? Facciamo chiarezza

Negli ultimi anni, spesso si parla di percorsi di crescita e cambiamento personale e professionale e, in particolare, di counseling. Ma siamo sicuri di conoscere realmente questa attività?

Che cosa si intende per counseling?

Il counseling professionale è un’attività il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione.

Il counseling offre uno spazio di ascolto e di riflessione, nel quale esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi e rinforzare capacità di scelta o di cambiamento.

E’ un intervento che utilizza varie metodologie mutuate da diversi orientamenti teorici. Si rivolge al singolo, alle famiglie, a gruppi e istituzioni. Il counseling può essere erogato in vari ambiti, quali privato, sociale, scolastico, sanitario, aziendale.

Prima di entrare nel dettaglio e rispondere alla tua domanda su cosa si intende per counseling è bene chiarire che cosa lo differenzia dal coaching.

Ti spiego brevemente i due termini così da non avere più dubbi e poterci focalizzare a pieno sulla professione del counselor.

Sommario:

Cosa si intende per counseling? Facciamo chiarezza
Qual è la differenza tra coaching e counseling?
A che cosa serve il counseling?
Che tipi di counseling ci sono?
Chi può fare il counseling e quali competenze di base deve avere?
– Ascolto attivo
– Supporto emotivo
– Orientamento alla autoconsapevolezza
Come si diventa counselor?

Qual è la differenza tra coaching e counseling?

Quando si parla di counseling ci si riferisce ad un percorso mirato sul “qui e ora”, ossia dare l’opportunità alle persone di poter esplorare sé stesse per scoprire modi di vita che potrebbero essere più fruttosi. L’intento principale è sradicare il cliente dai suoi blocchi personali e professionali per migliorare la sua qualità di vita.

Quando si parla di coaching invece l’obiettivo è futuro e misurabile. Nel coaching l’intervento si focalizza principalmente sull’obiettivo che il cliente si è prefissato di raggiungere in un determinato periodo di tempo.

Nonostante entrambi gli approcci, su certi aspetti, possano assomigliarsi, hanno metodi e studi differenti.

Adesso che la differenza tra questi due principi è stata chiarita, è bene ritornare sul focus di questo articolo, ossia il counseling. Approfondiamo la tematica chiarendo a cosa serve e che tipi di counseling ci sono.

A che cosa serve il counseling?

Come accennato poco fa il counseling è quella disciplina che permette a chi affronta il percorso di avere maggior fiducia e consapevolezza di sé stessi prendendo decisioni con consapevolezza per arrivare ad avere una vita personale e professionale soddisfacente.

Chi decide di affrontare un percorso di counseling con un counselor professionista avrà una maggior capacità di:

  • relazionarsi con le persone senza il timore di non sentirsi all’altezza,
  • superare momenti difficili e problematici,
  • prendere decisioni consapevolmente,
  • riconoscere e sviluppare i propri talenti,
  • sostenere i propri punti di forza,
  • autodeterminarsi come individuo.

Ma che tipi di counseling ci sono? Quali sono i contesti in cui si può trovare un esperto in materia?

Che tipi di counseling ci sono?

Il counseling è una disciplina che va ad abbracciare più campi e un professionista della disciplina può lavorare in più ambiti e contesti.

Le sessioni di counseling possono essere di ambito:

  • privato: incontri sedute individuali, di coppia, famigliari o di gruppo,
  • comunitario: in contesto scolastico educativo, filosofico e spirituale,
  • lavorativo e organizzativo: in contesti aziendali.

Di seguito un elenco di alcune delle aree di applicazione in cui il counselor può intervenire:

  • aziendale,
  • sanitario,
  • relazionale,
  • scolastico,
  • spirituale e filosofico

Ma il counseling, chi lo può fare e quali competenze deve acquisire?

Chi può fare il counseling e quali competenze di base deve avere?

Il percorso di counseling lo può fare chiunque si senta insoddisfatto e abbia la necessità di migliorare la propria qualità di vita cercando di riscoprire i propri punti di forza e i propri talenti.

Il percorso di counseling viene realizzato da un counselor che deve avere delle competenze di base.

Vediamole insieme.

– Ascolto attivo

La prima competenza di un counselor è l’ascolto. Questo primo fattore è basilare per comprendere le necessità del proprio cliente così da studiare al meglio l’approccio più idoneo per iniziare e sviluppare il percorso di cui ha bisogno.

Quando si parla di ascolto si intende quello attivo, ossia ascoltare il proprio cliente, immedesimarsi senza giudicare e senza pretendere di poter trovare una soluzione e risolvere il suo problema così da favorirne la riflessione e la presa di coscienza.

Il counselor deve offrire e garantire uno spazio sicuro dove le persone possano sentirsi libere di aprirsi, esplorare loro stesse senza aver alcuna paura del giudizio.

– Supporto emotivo

Oltre all’ascolto un counselor ha il compito di sostenere le persone  e di supportarle emotivamente nel viaggio verso l’ottenimento di una maggior autonomia, utilizzando strumenti concreti e specifici, caso per caso.

– Orientamento alla autoconsapevolezza

Attraverso un percorso studiato ad hoc per ogni cliente, il counselor grazie all’ascolto aiuterà il cliente ad orientarsi senza essere direttivo. 

Per poter lavorare come counselor bisogna avere una formazione specifica e delle competenze di base.

Vediamo quindi come si diventa counselor e quali studi di formazione bisogna fare per svolgere al meglio questa professione.

Come si diventa counselor?

Per aiutare in maniera concreta le persone che hanno la necessità di fare un percorso di crescita personale e di sviluppo del proprio benessere occorre affrontare un piano di studi specifico, ossia un corso triennale dedicato a questa disciplina.

Per poter svolgere in maniera ottimale questo lavoro è bene mantenersi aggiornati per migliorare le metodologie e gli strumenti da utilizzare.

Se non ti senti soddisfatto della tua vita professionale, il lunedì è diventato il tuo peggior incubo e non riesci ad alzarti la mattina felice della giornata che ti aspetta, contattami.

Possiamo fare un colloquio conoscitivo gratuito di 30 minuti per capire se posso essere io la giusta guida per aiutarti a superare le tue difficoltà.