“Non capisco se non mi piace più quello che faccio o se sono in un ambiente tossico e non me ne sto rendendo conto”. Questo è uno dei dubbi più comuni che mi portano ad inizio percorso i professionisti con cui lavoro.
Se anche tu ti riconosci in queste parole, continua a leggere. Qui sotto trovi una check list che può aiutarti a chiarirti le idee.
Cos’è un ambiente di lavoro tossico?
Un ambiente di lavoro tossico è un contesto professionale caratterizzato da dinamiche e relazioni negative che mettono costantemente a dura prova le persone coinvolte.
Se ti risuona, prosegui con quelli che sono i tipici segnali distintivi di un ambiente di lavoro tossico:
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Clima negativo: l’aria che respiri è intrisa di pessimismo e sfiducia.
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Scarsa collaborazione: noti una grande assenza di supporto e cooperazione tra i tuoi colleghi.
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Mancanza di rispetto: vivi e vedi comportamenti irrispettosi e offensivi da parte dei tuoi colleghi o dei tuoi superiori.
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Carico di lavoro irragionevole: le richieste sono eccessive e attorno a te regna lo stress. Tu e i tuoi colleghi siete sull’orlo del burnout.
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Leadership negativa: manager che non incoraggiano o supportano, ma criticano e demoralizzano.
- Comportamenti tossici: presenza di persone irascibili e che usano strategie manipolatorie.
Questi fattori possono avere un impatto significativo sulla tua salute mentale e fisica.
Non sottovalutarli e non aspettare che il tempo migliori le cose perché, a volte, il tempo le peggiora.
Cosa fare se ti riconosci in questa situazione?
Se ti senti senza energia, spinta, grinta, motivazione, accusi insonnia e la tua autostima sta andando a picco, fai subito un check dei punti precedenti e agisci di conseguenza.
Se hai a cuore la tua salute fisica e mentale, inizia a fare il primo passo verso la tua liberazione.
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