“Non riesco più a ridere di gusto!” Questa è stata la frase con cui una professionista, account manager in un’agenzia di comunicazione, ha aperto il nostro primo incontro. Una frase che racchiude un malessere profondo, quel senso di insoddisfazione che può insinuarsi quando il lavoro non ci rappresenta più.
L’obiettivo della professionista è chiaro: ritrovare entusiasmo, motivazione e un senso profondo nel suo lavoro per poter tornare a vivere con gioia e leggerezza.
Come counselor e career coach la accompagno in questo viaggio con il mio percorso “Ritrova la tua direzione e goditi la vita”.
Quando decidiamo di cambiare?
Il cambiamento inizia sempre da un disagio. Arriva il momento in cui non possiamo più ignorare quel tarlo interiore, quella voce che ci spinge a chiederci: “È questa davvero la vita che voglio vivere?”.
Ma perché decidiamo di agire?
Perché soddisfare i nostri bisogni ci porta piacere e appagamento. Il primo passo è fare chiarezza su due aspetti fondamentali:
- Cosa desideriamo davvero?
- Quali bisogni ci muovono?
Queste risposte sono le chiavi per costruire una vita che ci rappresenti davvero.
Quando il tarlo del lavoro spegne la gioia
Per la professionista con cui ho lavorato, così come per molti altri che si affida a me e al mio percorso, l’impossibilità di ridere di gusto rappresentava una mancanza di libertà.
Il suo vero bisogno?
Liberarsi dal “tarlo del lavoro”, quella voce che le faceva continuamente dubitare della direzione professionale intrapresa. Questo tarlo era così radicato da impedirle di scoppiare in una risata fragorosa e liberatoria.
E io la capisco bene perché anni fa mi trovavo esattamente nella sua situazione. Mi sentivo intrappolata in un lavoro che non mi rappresentava più. Quel dubbio, quel tarlo, mi teneva in una gabbia invisibile che mi toglieva energia e serenità.
Come ho ritrovato la mia direzione (e la mia risata!)
Non avrei mai creduto di riuscire a tornare a ridere di gusto. E invece, ce l’ho fatta seguendo un percorso preciso:
- Ho ascoltato i miei dubbi: invece di ignorarli, li ho accolti come segnali preziosi.
- Ho chiarito i miei bisogni profondi: ho capito cosa mi mancava e cosa desideravo davvero.
- Ho lavorato sui miei talenti e sui miei valori: questo mi ha permesso di riconoscere la mia unicità.
- Ho allineato tutto e scoperto la mia nuova direzione: ho identificato un percorso che rispecchiasse chi sono.
- Ho creato un piano concreto: passo dopo passo ho costruito una strada per raggiungere la vita che desideravo.
Tornare a vivere con entusiasmo e leggerezza
Oggi, grazie a quel percorso, ho già aiutato oltre cento professionisti a ritrovare la propria strada, riscoprendo motivazione, entusiasmo e gioia. Quando la direzione è chiara, è impossibile perdersi.
Se anche tu senti che il lavoro ti sta rubando energia e gioia, sappi che è possibile cambiare.
Ritrovare il tuo equilibrio non è solo un sogno, è una strada percorribile. E quella risata di gusto, così liberatoria, potrebbe essere più vicina di quanto immagini.
Come iniziare?
Il primo passo è ascoltare i tuoi dubbi perché è proprio da lì che nasce il cambiamento.
Chiediti: Cosa desidero davvero? Quali sono i miei bisogni più profondi?
Se vuoi scoprire come trasformare i tuoi dubbi in una direzione chiara e motivante, il percorso “Ritrova la tua direzione e goditi la vita” potrebbe essere quello che fa per te.
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